Archivi del mese: luglio 2013

Citazioni #16

“Will you make a song for him?’ the woman asked.
‘He has a song,’ the man replied. ‘He is the prince that was promised, and his is the song of ice and fire.”

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Dialogo Surreale #8

– Coso, vergognati! Stai giocando ad un gioco con Pippo e Paperino!
– Ma c’è dell’underaged sex!
– Davvero?
– No, ma mi piacerebbe

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Dialogo Surreale #6

– Argh! Ho preso qualcosa!
– Sì, l’AIDS

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Questo post è stato sostituito dal Comunicato di Lotta 79

Cari compagni/e,

Il capitalismo è ormai entrato nella fase finale della sua decadenza. Il susseguirsi di dissesti finanziari globali ha portato l’intero pianeta al punto di non ritorno. È ora di imbracciare i fucili e riprendere ciò che è nostro. La lotta armata non è mai finita e non finirà finché il proletariato non ribalterà le logiche classistiche che governano questo mondo.

Tifiamo rivolta.

La lotta armata continua… O forse no.

Come ben saprete (o come scoprirete ora) sono in vacanza con amici. Questo comporta che il consueto articolo settimanale sia breve e privo di significato. Non credo ci sarà il diario di una vacanza (gli highlights li avete avuti, comunque). Troppa roba da ricordare e da scrivere.

Prima o poi arriveranno le foto (forse).

Torno a fare il Coso Vacanziero.

Questo è quanto.

Cya.

Niente bonus, a sto giro.

 

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Dialogo Surreale #5

– Io sono un gay che va con le donne
– Quindi sei lesbico?
– No, nel senso che le donne pensano che io sia gay

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Riflessioni a caso #11

[…] Perché, se entrassi nella mente della Secsdonna, ne uscirei pazzo.

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Riflessioni a caso #10

[…] Anche io credo in questa filosofia: che solo tramite la magia possa fare sesso (L.C.)

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Citazioni #16

“Nessuno sarebbe potuto fuggire da Treblinka” mi disse Richard “se non fosse stato per quei veri eroi, quelli che vendo perduto nel campo le loro mogli e i loro bambini, scelsero di combattere in modo da dare agli altri una possibilità di salvezza. Galewski – L’anziano del campo; Kapo Kurland, che aveva lavorato in uno dei poti più tragici di quel tragico posto – il Lazarett . Un uomo straordinario, e il memmbro più anziano del comitato rivoluzionario, al quale noi prigionieri avevamo prestato giuramento alla vigilia della rivolta. Sidowicz e Simcha della falegnameria, Standa Lichtblau, del nostro gruppo cèco, un meccanico di professione, che lavorava al garage, e che lo fece saltare con tutti i deposti di benzina – il più grande e il più importante incendio della rivolta; e che morì in essa. E, naturalmente, Zhelo Bloch, che sopravvisse epr quattro infernali mesi per guidare la rivolta nel campo superiore, e che morì in essa. E infine Rudi Masarek; l’alto e biondo Rudi, che di tutti gli uomini di Treblinka avrebbe avuto le migliori possibilità di salvarsi; Rudi sembrava più tedesco della maggior parte delle “ariane” SS; era più bello della maggior parte dei loro sceltissimi soldati. Aveva la madre in Cecoslovacchia, e avrebbe potuto tornare a casa, a suo tempo, a una vita di agi e di abbondanza. Era venuto a Treblinka volontariamente, perché amava un’altra persona più di se stesso. Morì, volontariamente, per noi.”

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