Archivi del mese: settembre 2009

Maschera

E’ impressionante come un sorriso possa nascondere tutto. Questa settimana è l’ennesimo capitolo di un periodo non facile, non volendo dare spiegazioni di sorta a nessuno mi è sempre bastato nascondere ogni malumore dietro ad un semplice e falso sorriso. I compagni di classe non ci badano nemmeno a queste piccole cose, ti vedono sorridere, ti vedon far casino e per loro va tutto bene. A casa nessuno, o quasi, si accorge di nulla e se mi si chiede cos’ho sfodero il solito sorriso e rispondo (mentendo spudoratamente): “Non ho nulla, sono un po’ stanco” e tutto va bene, le domande finiscono e posso starmene tranquillo un altro po’.

Insomma, la migliore maschera per non far vedere quello che si prova è un sorriso. Sorriso che può avere mille significati, uno più diverso dall’altro eppure accettato (quasi) universalmente come segno che tutto va bene. Per rassicurare una persona si sorride, per congratularsi con una persona si sorride. Per nascondere i propri problemi si sorride. Insomma, si sorride quasi in ogni occasione, a volte sono sorrisi sinceri e altre non lo sono, ma comunque si fa.

Tutto questo per far capire la situazione di contorno alla mia, dove, per (s)fortuna, so con chi ho a che fare e so anche come non far notare le cose. Infatti, come già dico da un po’ di tempo, questo è un periodo negativo. Prima davo la colpa ad un’estate non proprio entusiasmante, ora do la colpa alla scuola che ha un orario non propriamente leggero anche se in realtà il problema sono io. Eh sì, la frustrazione, l’insoddisfazione e il più generico vuoto e il conseguente stato di malessere generale di cui vi parlavo solo settimana scorsa, non si sono smorzati ma anzi, sono addirittura peggiorati.

I motivi? I più vari e anche assurdi. La mancanza di affetto? Sì, certo. La noia? Ovviamente. Inadeguatezza in varie situazioni? Sentirsi inadatto con gli altri? Insoddisfaziozione per non sfruttare le mie capacità? Sì, sì e ancora sì.

A questo punto vi chiederete se ci sono soluzioni e, sì, ci sono. No, non posso/voglio adottarle. Perchè? Per paura di pentirmi in seguito, per pigrizia, perchè fondamentalmente sono uno a cui piace avere il controllo della situazione e rischierei di perderlo, perchè qualcosa potrebbe andare storto, perchè dovrei rinunciare a qualcosa o qualcuno. Insomma tante motivazioni che per voi potrebbero non significare nulla, ma che per me invece significano molto.

Sono solo scuse? Forse sì, uso queste scuse perchè ho paura del cambiamento, le uso perchè (per usare un vecchio motto della tradizione popolare) “chi va sulla strada nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova”, le uso perchè sono troppo pigro per fare qualcosa. Oppure non sono tutte scuse, alcune cose mi bloccano davvero, cose a cui attualmente non sono disposto a rinunciare. In qualsiasi caso, mi chiedo: “che fare?”

La risposta sorge, con una velocità quasi esasperante, come se sapessi da sempre che questa per ora è l’unica soluzione e altre non ne verranno prese in considerazione. E quindi che farò? Semplice, indosserò la migliore maschera che l’uomo riesce a sfruttare.

Un sorriso.

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Un Po’ Di Questo E Un Po’ Di Quello

Ed eccomi qui, ad una settimana dal mio ultimo intervento su questo blog, di nuovo a scrivere. Dopo la prima settimana di scuola, non pesantissima, si entra subito col botto in quella nuova, in cui sfortuna vuole abbia sette ore di diritto. Cosa schifida e a tutti nella mia classe sgradita. Comunque tralasciando la scuola, anche il mio umore non è dei migliori. Un leggerissimo strato di tristezza ormai permea ogni mio momento. Strato che va via via guadagnando spessore e va a far compagnia alla già spesso citata insoddisfazione. Insoddisfazione che non tende a placarsi, nonostante i vari tentativi di cambiare la situazione e la partenza del nuovo anno scolastico, cose che evidentemente non bastano più, ammesso e non concesso che fossero mai bastate, cosa di cui inizio a dubitare fortemente. Questa tristezza e questa insoddisfazione tendono a creare uno stato di malessere fastidiosamente vivido e omnipresente. Un malessere psicologico  (volendo anche dovuto alla mia non proprio felice situazione sentimentale) e non fisico, per questo molto più difficile da curare. E quindi ho dovuto far ricorso, almeno per ieri sera, alla medicina degli stupidi, ovvero un po’ di sano alcol che ha avuto il suo effetto a breve termine ma si è rivelato parecchio inutile sulla lunga distanza. Nel frattempo attorno a me ci sono stati dei cambiamenti. Chi ha trovato la ragazza, chi ha litigato col mondo e chi invece non è cambiato. O meglio è cambiato, ma non in modo evidente.  Questi cambiamenti di  cui ho preso nota si rivelano importanti nell’ottica rapporti interpersonali. Infatti se le mie difficoltà nel socializzare sono ormai ben conosciute, con piacevole sorpresa registro la facilità con cui son entrato in sintonia con i nuovi amici, con cui non ho avuto alcun problema a relazionarmi, cosa di cui oltre ai miei vecchi amici dubitavo anche io. Insomma tra le tante cattive notizie spunta una macchiolina bianca dovuta a questa  buona notizia. Fico, sono un tristemente  insoddisfatto con degli amici. Cose impensabili stanno accadendo. Tremate.

Alla prossima.

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Riflessioni di fine estate.

Sono qui, per la prima volta dopo molto tempo, al pc. E, decisamente in modo inconsueto, mi sono trovato a riflettere e a tirar le fila su questa noiosa e piatta estate. Rispetto alle altre ha avuto forse meno colpi di scena, meno discussioni. E’ stata, insomma, meno intensa. La causa di tutto questo è facilmente riconducibile al piattume venutosi a creare nel vedere sempre le stesse persone e frequentare i soliti posti. Ed è andata avanti così fino a questo lunedì, per fortuna. Infatti, il rischio di una frattura con persone che conosco sin dalla prima infanzia e che mi hanno accompagnato finora (e spero continueranno a farlo) è stato una presenza molto consistente che ci ha portato ad un pomeriggio in cui abbiamo dovuto chiarire le reciproche posizioni nei confronti altrui. Cosa che ha avuto i suoi innegabili frutti, per tutti. Comunque da lunedì, come ho già detto, tutto questo è cambiato e questa ultima settimana è valsa da riscatto per l’estate tutt’altro che indimenticabile. Ma come giustamente mi disse un amico: “Le estati passate sembrano sempre più belle di quelle attuali”, chissà che quindi tra un anno a quest’ora non mi trovi a riscrivere la stessa identica cosa. Approposito di anno, lunedì inizierà il mio quinto anno delle superiori (e probabilmente ultimo di scuola). Inizio che accolgo con stati d’animo contrastanti tra loro, infatti se da una parte non c’è la voglia di rincominciare, dall’altra vi è un’attesa quasi spasmodica per l’ultimo anno. Oltre a questo vi è l’innegabile voglia che tutto finisca in modo rapido e possibilmente indolore. Nonostante creda di avere le capacità per affrontare l’università con pochi problemi la voglia di studiare è pressochè assente, quindi come al solito deciderò all’ultimo momento. Visto che si parla di riflessioni vorrei dire la mia sull’acquisizione della Marvel da parte della Disney (all’inizio avevo pensato di fare un articolo a parte, ma non mi ha soddisfatto). In breve, la cosa potrebbe essere una genialata se non verranno apportate modifiche di nessun genere ai personaggi Marvel, altrimenti, cari appassionati dei fumetti della Casa delle Idee preparatevi a vedere Wolverine che si comporterà come Paperino. Ultimo pensiero va alla saga fantasy che mi appassiona ormai da lungo tempo ovvero “Le Cronache Del Ghiaccio e Del Fuoco” di George R. R. Martin, sono in attesa dell’uscità del nuovo libro da tempo immemore quindi a chi ne sapesse qualcosa chiedo di contattarmi.

Grazie per l’attenzione. See you soon….

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I Magnifici Peanuts

Lucy: Non riesco a capire

Charlie Brown: Qual è il problema?

Lucy: a volte ho l’impressione che non comunichiamo

Lucy: Tu Charlie Brown, sei una palla sbucciata nell’area della vita!

Lucy: Sei un autogoal…Sei uno strappo nel panno del biliardo..Sei tre putt sul green della diciottesima..Sei una caduta sull’ultimo ostacolo..Un errore di percorso!

Lucy: Sei una rottura sul traguardo..Un rigore calciato a lato. Un doppio fallo nel servizio e tre battute a vuoto di seguito!

Lucy: Capisci? Mi sono spiegata?

Charlie Brown (gridando): Aspetta l’anno venturo!

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